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Decreto Cura Italia, task force della Regione

Regione Toscana al lavoro per applicare velocemente le misure del decreto del governo da 25 miliardi per sostenere aziende, partite Iva e famiglie

Una task force regionale è al lavoro da ieri per rendere esecutive le norme contenute nel nuovo decreto Cura Italia emanato dal Consiglio dei ministri per sostenere, con uno stanziamento di 25 miliardi di euro, imprese, lavoratori, famiglie, sistema sanitario nazionale e protezione civile. Lo ha spiegato il presidente della Regione Enrico Rossi precisando che il decreto ha accolto molte delle istanze proposte dalla Toscana. 

Apprezzamento è stato espresso anche dall'assessore regionale alle Finanze Vittorio Bugli.

“Noi daremo il nostro contributo al miglioramento complessivo di questo provvedimento - ha dichiarato Bugli in una nota -  Il nostro obiettivo è far sì che possiamo attuarlo in tempi brevi e lo adatteremo alla realtà toscana”.

Fra le disposizioni principali:

- per le aziende con fatturato inferiore ai due milioni di euro all'anno, rinvio al 31 Maggio del pagamento di Iva, Irpef e contributi Inps con la possibilità di rateizzare in cinque parti o pagando entro giugno; il beneficio è valido anche per le aziende con fatturato superiore ai due milioni di euro di settori in crisi come il turismo;

- blocco fino al 31 Maggio anhe cartelle esattoriali, riscossioni coattive, pignoramenti;

Molte misure riguardano i professionisti e le partite Iva (compresi cococo, lavoratori agricoli, stagionali e dello spettacolo). Fra queste:

- indennità una tantum di 600 euro per il mese di Marzo;

- accesso al fondo Gasparrini (finora riservato ai lavoratori dipendenti che perdono il lavoro) per finanziare rate del mutuo sulla prima casa dimostrando di aver avuto una contrazione del fatturato superiore al 33 per cento dal 21 febbraio per i tre mesi successivi, rispetto agli ultimi tre mesi del 2019. Non è necessaria la certificazione Isee;

- credito di imposta del 60 per cento dell'affitto di negozi, fondi commerciali e studi professionali pagato a Marzo;

- credito di imposta per le spese di sanificazione degli ambienti;

- cassa integrazione in deroga per tutte le imprese, anche con meno di cinque dipendenti, per nove settimane;

Il decreto prevede anche uno stanziamento di 1 miliardo e 150 milioni di euro per il fondo sanitario nazionale, fondi che consentiranno di assumenre personale medico e infermieristico e di risolvere i problemi causati dalla scarsità di apparecchiature tecniche e di dispositivi di protezione individuale.

L'assessore Bugli sottolinea l'importanza dei 3,3 miliardi destinati alla cassa integrazione in deroga.

“Ci aspettiamo  che queste risorse vengano ripartite rapidamente - ha spiegato Bugli - e che ci venga così data la possibilità di spendere anche i 60 milioni che abbiamo disponibili nel bilancio regionale”.

Quanto al sostegno alle imprese, l'assessore ha sottolineato che al congelamento del pagamento dei mutui sono destinati 1,7 miliardi mentre un miliardo è destinato all'allargamento del fondo nazionale di garanzia, che offre alle imprese un importante strumento.

“Da questo punto di vista – ha quindi concluso l'assessore regionale al bilancio – nel nostro Patto per lo sviluppo noi avevamo già previsto un fondo simile, chiamato Garanzia Toscana, che sarà fondamentale in questa fase. Incontreremo subito le banche con cui concorderemo i provvedimenti da adottare per dare la massima operatività e velocità alle decisioni prese con il “Cura Italia”. 

Durante la settimana Bugli incontrerà anche le associaizoni di categoria e le organizzazioni sindacali per fare anche con loro il punto sul decreto.