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Riapertura delle aziende il 4 Maggio ma con deroga

Il governo sta mettendo a punto le modalità di riapertura delle imprese a partire dal 4 Maggio ma alcuni settori potranno ripartire il 27 Aprile

il premier Giuseppe Conte

Entro sabato il presidente del Consiglio Giuseppe Conte renderà note le modalità e le prescrizioni della fase 2, ovvero la graduale riapertura delle aziende e delle attività commerciali, artigianali e dei servizi chiuse per decreto per contenere l'epidemia di coronavirus.

La data spartiacque resta lunedì 4 Maggio ed è confermata la gradualità del via libera che dovrebbe riguardare inizialmente le industrie manifatturiere, il comparto edile, quello dei servizi alla persona. Seguiranno nelle settimane successive ma sempre entro Maggio alcune attività commerciali i pubblici esercizi. Sempre che l'epidema continui a regredire.

Ma dagli ambienti del governo trapela che sono previste anche alcune deroghe per la riapertura dal 27 Aprile e riguarderebbero imprese di settori strategici a condizione che l'operatività avvenga in totale sicurezza, non solo durante il ciclo produttivo ma anche in altre fasi, come gli spostamenti dei lavoratori e l'approvvigionamento delle materie prime.

Per quanto riguarda la Toscana, i settori al momento più scalpitanti sono quello tessile e della moda che hanno già messo in atto alcune iniziative di protesta per chiedere di riaprire le fabbriche a partire da lunedì prossimo.

Per accelerare i tempi, nei giorni scorsi il presidente della Regione Enrico Rossi, dopo un confronto con i sindacati e le associazioni di categoria non privo di tormenti, ha emanato un'ordinanza con tutte le prescrizioni per la fase 2 (vedi qui sotto gli articoli collegati), dopo di che ha scritto al premier Conte per indicare una serie di comparti che in Toscana potrebbero riaprire in sicurezza dal 27 Aprile. Sono in pratica tutte quelle vocate all'export e a forte rischio di perdere, se il blocco persiste, importantissime fette di mercato: moda (dal tessile alla concia, dalla pelletteria alle calzature), oreficeria, meccanica, chi produce turbine o impianti e chi lavora i minerali. Tremila imprese, 95mila lavoratori diretti e 25mila nelle filiere.

Oggi anche i parlamentari toscani del Pd e di Italia Viva, forze di maggioranza nel governo Conte, hanno chiesto a Palazzo Chigi tempi rapidi e certi per la riapertura. 

Vedremo di qui a sabato se queste istanze saranno accolte.