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Riapertura delle scuole, le Regioni hanno detto sì

Regioni ed enti locali hanno dato via libera alle nuove linee guida del governo dopo il fuoco incrociato sulle misure e le proteste anche in Toscana

Accordo trovato sulle tanto attese linee guida per il rientro a scuola a settembre. Si è da poco infatti conclusa la Conferenza Stato-Regioni che inizialmente si sarebbe dovuta tenere ieri ma che poi è stata rimandata per il no di Regioni ed Enti locali ai criteri stabiliti in prima battuta dall'esecutivo. Regioni, Comuni e Province ieri hanno presentato nuove proposte sul ritorno dei banchi dopo aver definito "irricevibili", per voce del governatore dell'Emilia Romagna e presidente della Conferenza delle Regioni Stefano Bonaccini, le linee guida del Ministero.

In attesa di conoscere nel dettaglio i contenuti, dunque, la certezza è che una quadra è stata trovata. 

La ministra dell'istruzione Lucia Azzolina in mattinata ha fatto sapere di aver chiesto di stanziare un miliardo per rinforzare gli organici e aumentare gli spazi per la didattica.

"L'intesa trovata oggi tra governo, Regioni, Province e Comuni - ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza - è un primo importante passo avanti. Ora dobbiamo continuare a lavorare insieme anche con il massimo coinvolgimento delle forze sociali".

Ieri, studenti, genitori, insegnanti, personale Ata, sindacati, esponenti dell'associazionismo e della politica hanno sfilato per le strade del centro storico di Firenze e di una sessantina di altre città italiane per la manifestazione nazionale convocata dal comitato Priorità alla Scuola proprio per chiedere al governo un maggiore impegno per il riavvio a Settembre dell'attività didattica in presenza in tutte le scuole.