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Contro il caro gas la pasta si cuoce a fuoco spento

La ricetta condivisa sui social da un chef d'eccezione, il premio Nobel Giorgio Parisi, è diventata virale. Fondamentale è il coperchio

Dopo aver buttato la pasta la ricetta è perentoria: rimettere subito il coperchio

Contro il caro gas o la sua carenza, la pasta si cuoce a fuoco spento. O quasi. La ricetta divenuta virale sui social arriva da uno chef d'eccezione, il premio Nobel Giorgio Parisi che l'ha condivisa da sul suo profilo Facebook attingendola da quello di Alessandro Busiri Vici.

Protagonista indiscusso e fondamentale per la buona riuscita della procedura, raccomandato da Parisi in testa e in coda delle istruzioni è il coperchio. Seguono pacco di pasta, pentola con l'acqua e fornello sì, ma per pochissimo.

Già perché con questa ricetta il fuoco viene acceso al massimo sotto la pentola col coperchio - sì lui, il protagonista: il coperchio - finché l'acqua non bolle. Qui le versioni si divaricano. Busiri Vici a questo punto butta la pasta, attende 2 minuti e spegne il fuoco sempre avendo cura di tenere ben serrato sempre lui: il coperchio. A quel punto attende il tempo di cottura aggiungendo un minutino in più prima di scolare ma risparmiando così minimo 8 minuti di gas acceso.

"Chef" Parisi introduce una variazione. Quando l'acqua bolle butta la pasta e a quel punto: "Metto il gas al minimo, minimo, in maniera che bolla bassissimo senza consumare gas". Dal premio Nobel un'ultima raccomandazione. Indovinate? "Il coperchio è fondamentale". E buon appetito.