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I sanitari no-vax restano sospesi anche se guariscono dal Covid

Lo ha precisato il Ministero alla Federazione degli Ordini dei Medici: "Ammalarsi e guarire dal Covid non legittima la revoca della sospensione"

Un sanitario - medico, infermiere o operatore socio-sanitario che sia - sospeso dalla professione perchè non si è vaccinato contro il Covid non potrà tornare al lavoro se si ammala di Covid e poi guarisce. Lo ha chiarito il Ministero della salute rispondendo a una richiesta avanzata dalla Federazione degli Ordini dei medici e degli odontoiatri.

La guarigione dall'infezione insomma, che consente di ottenere un green pass valido 6 mesi, non legittima la revoca della sospensione dalla professione sanitaria. Quindi, per tornare a lavorare, bisogna che il sanitario no vax si sottoponga al ciclo vaccinale completo che attualmente prevede due dosi più una dose di rinforzo. Il Ministero ha sottolineato che spetta agli Ordini professionali accertare lo stato di avvenuta vaccinazione.

Secondo i dati del governo, i medici e gli odontoiatri ancora non vaccinati contro il Covid sono scesi in Italia 21.879, 40mila in meno negli ultimi 2 mesi.

Attualmente la vaccinazione è obbligatoria anche per altre categorie di lavoratori, come dipendenti e collaboratori delle Rsa, tutto il personale della scuola e delle forze dell'ordine, chi ha da 50 anni in su.