Cronaca

Scafarto è indisposto, salta l'interrogatorio

Il carabiniere avrebbe dovuto rispondere in merito a una nuova fuga di notizie nell'ambito dell'inchiesta Consip.

Il maggiore Giampaolo Scafarto, accusato di falso materiale e ideologico e di ripetute fughe di notizie nell'ambito dell'inchiesta sugli appalti della centrale acquisti dello Stato Consip, a causa di una indisposizione non si è presentato all'interrogatorio convocato per oggi dalla procura di Roma alla luce della rivelazione del contenuto di alcuni interrogatori a una testata giornalistica.

Il suo avvocato difensore ha comunque precisato che, qualora avesse potuto incontrare i pm, il maggiore Scafarto si sarebbe avvalso della facoltà di non rispondere, come peraltro fece ai tempi del primo interrogatorio disposto dai titolari dell'inchiesta romana.

Scafarto ha investigato per molti mesi sugli appalti della Consip per conto della procura di Napoli ed è accusato di avere falsificato alcune parti delle mille pagine di informativa a suo tempo inviate ai pm nonchè di alcune fughe di notizie che potrebbero aver pregiudicato l'esito delle indagini (vedi qui sotto gli articoli collegati).

Nell'inchiesta sugli appalti Consip sono indagati per rivelazione di segreto d'ufficio anche il ministro dello sport Luca Lotti, il comandante generale dei Carabinieri Tullio Del Sette, il comandante della Legione Toscana dell'Arma Emanuele Saltalamacchia, l'ad di Publiacqua Filippo Vannoni. E' invece accusato di traffico di influenze illecite Tiziano Renzi, padre del segretario del Pd Matteo, insieme all'amico Carlo Russo e all'ex deputato di An Italo Bocchino.

Rinviati a giudizio per corruzione l'imprenditore napoletano Alfredo Romeo e l'ex dirigente della Consip Marco Gasparri, reo confesso. Il processo si terrà in autunno.