Cronaca

Scafarto, nuovo interrogatorio, lui non apre bocca

Il maggiore dei Carabinieri è stato convocato in procura con l'accusa di aver rivelato segreti d'ufficio a un giornalista de Il Fatto Quotidiano

Nuove accuse a carico del maggiore Giampaolo Scafarto nell'ambito dell'inchiesta Consip. 

Convocato oggi pomeriggio dai pm della procura di Roma che indagano sulle numerose fughe di notizie che hanno inquinato le indagini sugli appalti, Scafarto si è avvalso della facoltà di non rispondere. In particolare il maggiore è accusato di aver informato nel dicembre 2016 il giornalista Marco Lillo del Fatto quotidiano di alcuni dettagli rilevanti dell'inchiesta. La stessa accusa mossa alcuni mesi fa contro il pm della procura di Napoli John Henry Woodcock e la giornalista Federica Sciarelli e culminata in un'archiviazione.

Le nuove contestazioni a Scafarto si baserebbero su un sms ritrovato nel suo cellulare. Nel messaggio, inviato il 21 dicembre 2016, un collega di Scafarto gli chiederebbe come mai il Fatto quotidiano non avesse pubblicato alcune notizie come Scafarto gli aveva anticipato.

Anche un altro superiore di Scafarto avrebbe confermato che il colonnello Alessandro Sessa, a quel tempo numero due del Noe, era a conoscenza che Scafarto aveva passato alcune informazioni al giornalista. Sessa, già indagato per depistaggio, per questo episodio è ora accusato anche di omessa denuncia.