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Insonni e irritabili, è la sindrome da rientro

Colpisce grandi e piccini ed è il disturbo che affligge i più alla fine delle vacanze. Come affrontare senza stress il ritorno al tran tran quotidiano

Insonni e irritabili. Sì ma anche assonnati durante il giorno, ansiosi, di cattivo umore perenne, disorientati nelle attività quotidiane e persino senza alcuna voglia di vedere gli amici. I superiori al lavoro? I familiari? Vanno stretti quanto una scarpa scomoda. Tutti quanti.

Niente paura: passa. Sì perché con ogni probabilità a rendere insopportabili e poco resilienti è la sindrome da rientropost-vacation blues - che con il primo fine settimana di controesodo estivo si affaccia all'orizzonte. Le vacanze sono ahinoi finite e manca poco al rientro al lavoro, mentre i bambini iniziano a prendere le misure coi compiti per l'estate da finire e coi libri di testo da cercare.

E allora, ecco lo scoramento nel lasciarsi alle spalle le delizie di villeggiatura per andare incontro al tran tran quotidiano. Non è una malattia ma un fastidio sì, per sé e per chi sta intorno. Ne è colpito, stando ai dati Istat, circa il 35% della popolazione.

Gli psicologi suggeriscono di riprendere la routine con calma, concedendosi tempo per gli hobby e piccole pause al lavoro, orientando la mente su pensieri rilassanti. Facile a dirsi, ma se la stizza prende il sopravvento l'attività fisica all'aria aperta soprattutto aiuterà a scaricare energie negative.

Attenzione anche ai bambini. Sì perché se la post-vacation blues impatta specialmente nella fascia d'età fra i 25 e i 45 anni, i piccoli non ne sono affatto esenti. Anche in questo caso il consiglio è di ritagliare per loro più tempo per le attività all'aperto, così che recuperino prima possibile il ritmo veglia-sonno dei tempi ordinari.