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Slitta l'interrogatorio di Tiziano Renzi

Rinviato a marzo l'interrogatorio al padre dell'ex premier Matteo Renzi, indagato per traffico di influenze nell'inchiesta sugli appalti Consip

L'interrogatorio era stato fissato per il 23 febbraio ma è stato rinviato per un impedimento del difensore dell'indagato. Il coinvolgimento di Tiziano Renzi, nell'inchiesta avviata a Napoli e poi trasferita a Roma, è scaturito dai suoi rapporti con l'imprenditore Carlo Russo, legato all'imprenditore napoletano Alfredo Romeo, altro indagato eccellente. 

Il sospetto del procuratore aggiunto Paolo Ielo e del sostituto Mario Palazzi è che Romeo possa aver beneficiato del rapporto di amicizia Renzi-Russo per mettere le mani sugli appalti Consip. Il reato ipotizzato per Tiziano Renzi è traffico di influenze illecite.

Il reato di traffico di influenze illecite del codice penale viene commesso da chi, "sfruttando relazioni esistenti con un pubblico ufficiale o con un incaricato di un pubblico servizio, fa dare o promettere, a sé o ad altri, denaro o altro vantaggio patrimoniale come prezzo della propria mediazione illecita'.

Nell'inchiesta risultano indagati anche il ministro Luca Lotti, il comandante generale dell'Arma dei Carabinieri Tullio Del Sette e il comandante della Legione Toscana dei carabinieri, Emanuele Saltalamacchia. Nei loro confronti la Procura ipotizza i reati di rivelazione del segreto d'ufficio e di favoreggiamento.