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Tanta Toscana nella nuova Anpas nazionale

Cambiano i vertici dell’Associazione nazionale pubbliche assistenze, al presidente Niccolò Mancini si affiancano Alessandro Benini e Ernesto Ferrini

Anpas Nazionale parla toscano, Niccolò Mancini è stato eletto presidente e nella direzione c'è anche il neo consigliere Alessandro Benini con delega alla Protezione civile mentre il coordinatore Anpas zona aretina entra a far parte del collegio dei probiviri.

Con 560 voti su 759 votanti, Niccolò Mancini, fiorentino, 45 anni, di professione consulente tecnico forense, per oltre sei anni alla presidenza della Fratellanza militare di Firenze, è stato eletto alla guida nazionale dell’associazione. Succede a Fabrizio Pregliasco. Mancini rimarrà in carica per i prossimi quattro anni.

Il presidente di Anpas Toscana Dimitri Bettini, da poco confermato alla guida dell'associazione toscana, si è congratulato con i neo eletti.

Ernesto Ferrini, coordinatore Anpas zona aretina è entrato a far parte del collegio dei probiviri "Ho la fortuna di essere da anni all’interno dell’Anpas e di conoscerla a fondo - ha affermato Ferrini - Sono orgoglioso di questa nomina e il mio primo obiettivo, come componente del nuovo collegio dei probiviri, sarà quello di contribuire, in modo fattivo, all’attività associativa, sulla base della mia esperienza personale".

L’associazione denominata Associazione nazionale pubbliche assistenze Odv, o in forma breve Anpas Odv, è un movimento nazionale unitario, nato nel 1904 con il nome di Federazione nazionale delle società di pubblica assistenza e di pubblico soccorso. Fanno parte di Anpas 993 pubbliche assistenze e 317 sezioni, presenti in tutte le regioni d'Italia.

In ambito toscano Anpas si articola in 13 zone corrispondenti alle ex Asl, più l’isola d’Elba. Le zone sono organi di coordinamento delle 163 associazioni dislocate sui territori di spettanza. 

A completare la direzione nazionale Anpas ci sono Lamberto Cavallari vice presidente vicario, Lucia Coi, Vincenzo Favale vice presidente, Manuela Fazzi, Serafino Montaldi, Paolo Rebecchi e Stefano Sala.