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Trapianti, i toscani donano di più

La nostra regione ha il tasso più alto di donatori, il doppio della media italiana, ma è anche quella che nel 2020 ha subito il maggior rallentamento

Con 42,6 donatori ogni milione di abitanti la Toscana è la regione con più cittadini donatori in Italia. Questi dati sono contenuti nel report del Centro nazionale trapianti del Ministero della Salute. 

Il risultato finale in Italia nel 2020 è un tasso di 20,5 donatori per milione di abitanti, che ci riporta indietro di cinque anni: era dal 2016 che questo indicatore era stabilmente sopra quota 21 (l’anno scorso 22,8). La Toscana, come detto, si conferma la regione con il più alto tasso di donazione (42,6 donatori per milione di abitanti), ma è anche tra quelle che hanno subito il maggiore rallentamento, mentre va segnalata, in controtendenza, la crescita di due regioni: il Piemonte, passato da 30,4 a 32,8 donatori per milione, e la Sicilia che, pur con un tasso molto basso (9,2), è l’unica realtà meridionale ad aver migliorato la propria situazione nel 2020.

La mappa italiana dei donatori utilizzati per regione nel 2020

I dati complessivi "dimostrano una sostanziale tenuta della rete trapiantologica davanti all’onda d’urto dell’emergenza sanitaria" hanno spiegato dal Ministero della Salute.

Il Ministero ha aggiunto che il rallentamento delle donazioni è dovuto anche alla saturazione delle terapie intensive, in trincea nella lotta alla Covid, ma che sono anche il luogo dove avvengono le donazioni di organi e tessuti necessarie ai trapianti. 

Il calo delle donazioni si è tradotto in una speculare riduzione dei trapianti. Sono stati 3.441 gli interventi effettuati nel 2020, 373 in meno rispetto al 2019 (-9,8%). Di questi, 3.146 sono stati realizzati grazie agli organi di donatori deceduti (-303, ovvero -8,8% rispetto a un anno fa). 

Nel dettaglio, i trapianti di rene sono stati 1.907 (-10,8%), quelli di fegato 1.201 (-7.8%), mentre i trapianti di polmone sono quelli che hanno avuto il calo percentuale più consistente (116, -24,5%); stabili i trapianti di cuore (239, -2,4%) e quelli di pancreas (42, stesso numero dell’anno precedente). La regione che ha effettuato più interventi è la Lombardia (652) seguita da Veneto (557), Piemonte (444) ed Emilia Romagna (391): un risultato significativo dato che i sistemi sanitari di queste realtà sono stati colpiti dall’emergenza fin dalla prima ondata.

Al conto va aggiunto il primo trapianto italiano di utero, realizzato con successo a Catania nell’agosto scorso. Si è trattato di uno dei molti successi che hanno segnato il 2020 della trapiantologia italiana, insieme al primo trapianto di polmoni su un paziente Covid effettuato in Europa (a maggio al Policlinico di Milano) e ai primi trapianti al mondo di fegato da donatori a pazienti positivi al coronavirus, avviati grazie a un protocollo varato dal Cnt a dicembre e già arrivati a quota 8.

Il report completo si può vedere cliccando qui.