Attualità

Troppa burocrazia, gite scolastiche a rischio

Il nuovo Codice appalti costringe le scuole a procedure complesse per organizzare uscite didattiche e scambi culturali. La deroga c’era ma è scaduta

Gite scolastiche a rischio, con uscite didattiche per più giorni e scambi culturali che potrebbero trovarsi sul viale del tramonto: troppa burocrazia, e la responsabilità è del nuovo Codice appalti che costringe le scuole ad affrontare procedure complesse per organizzare uno degli appuntamenti più attesi dagli studenti. La deroga per gli istituti scolastici in realtà c’era. Ma è scaduta. E ora?

Le nuove regole non sono italico puntiglio, ma discendono dal recepimento di normative europee. Ora dunque accade che per stipulare contratti superiori ai 140mila euro le scuole debbano farsi stazioni appaltanti qualificate, utilizzando obbligatoriamente il Mercato elettronico MePA per le gite scolastiche introdotto dall’Anac, l’Agenzia Nazionale Anticorruzione. 

Il costo lievita ma ciò passi, il punto che potrebbe portare le scuole a rinunciare alle gite sta nelle lungaggini e nella cavillosità.

Una via d’uscita ipotizzata a livello ministeriale sarebbe quella di far gestire le gare d’appalto a monte, ovvero non alle singole scuole ma agli Uffici scolastici regionali rendendoli stazioni appaltanti qualificate.

Intanto la questione è approdata in parlamento, sottoforma di interrogazione alla Camera e al Senato depositata dal Pd. Obiettivo: sapere dal ministro dell’istruzione e del merito Giuseppe Valditara quali soluzioni abbia in mente per scongiurare la fine dei viaggi didattici.