Una nota di polizia che informa di essere indagati per reati legati alla pedopornografia, la paura di chi la riceve nella casella di posta elettronica e la rete della truffa che si stringe attorno al malcapitato con gran finale di svuotamento del conto corrente: è la tecnica di phishing contro cui mette in guardia la polizia postale con l'alert lanciato a livello nazionale dopo che le segnalazioni si sono moltiplicate da tutta Italia, Toscana inclusa.
Ecco come funziona e come difendersi: "Hai ricevuto una comunicazione dalla polizia di Stato che ti informa di essere indagato per 'la visione di video di natura pedopornografica'? Non aprire gli allegati e cancella l’e-mail", è in estrema sintesi l'indicazione della PolPosta.
Cambiano il mittente, i reati contestati, l’ufficio scrivente, ma la tecnica per porre in essere questa tipologia di phishing è sempre la stessa.
Proteggersi si può, mantenendo sangue freddo e tenendo a mente questi enunciati della polizia postale:
- se si è coinvolti in un procedimento penale nessun ufficio di polizia chiederà di fornire “giustificazioni” scrivendo una e-mail
- le comunicazioni redatte dalle forze dell’ordine non contengono mai minacce, richieste di denaro per evitare l’arresto, inviti a eseguire un pagamento per chiudere un’indagine
- l’intento dei cybercriminali è indurre il destinatario dell’e-mail ad agire con urgenza e non riflettere sul contenuto della richiesta
- guardando con attenzione il testo, i reati contestati a volte non esistono, gli uffici procedenti possono avere nomi di fantasia, anche le personalità citate non sempre svolgono l’incarico istituzionale indicato nella lettera
Come reagire? Cancellare. Non aprire. Non cliccare. Denunciare.