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Vacanze truffa, il vademecum per difendersi

Favolosi alloggi inesistenti e magari anche pagati in anticipo: non è che uno dei raggiri più diffusi per chi prenota online. Ma proteggersi si può

Favolosi alloggi inesistenti e magari anche pagati profumatamente in anticipo: non è che uno dei raggiri più diffusi per chi prenota online la propria vacanza che da periodo di svago e relax si trasforma così in un incubo. Ma proteggersi si può, e per capire come la polizia di Stato e Airbnb uniscono le forze in una campagna di prevenzione rivolta specialmente a chi per la prima volta prenota online le proprie vacanze.

Le email che dietro la promessa di una vacanza da sogno tentano di estorcere dati sensibili figurano tra le 5 principali modalità ingannevoli. Alcune tra le modalità di raggiro sono standardizzate. C'è il proprietario malauguratamente trasferitosi all'estero che non può accogliere l'affittuario e richiede un bonifico internazionale, con relativi documenti, o il rimpiattino tra siti, app e sistemi di messaggistica con link verso siti clone e sparizione del locatario subito dopo il bonifico.

E per difendersi: che fare? Prima: evitare i link condivisi via email o da siti terzi, proposte di affitto che arrivano tramite social o siti di annunci di seconda mano. Occhio anche alle email con il logo di una piattaforma, che potrebbe essere fasullo. I siti? Potrebbero essere clonati. Meglio, dal telefonino, utilizzare l'applicazione del portale di affitti o, da pc, assicurarsi che l'icona del lucchetto sia presente e che le pagine non abbiano indirizzi strani. Ancora: mai comunicare e scambiare dati al di fuori dal sito, in chat o comunque con sistemi privati. 

Non cadere nelle tentazioni di chi propone sconti pur di trattare privatamente. Diffidare da prezzi stracciati per periodi di punta come quello di Ferragosto. Nel caso di Airbnb, poi, inviare caparra è contrario alle regole del sito: se qualcuno la chiedesse, è bene cambiare interlocutore.