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Vaccini obbligatori, montagne di certificati

Allarme dell'Anci: "I Comuni dovranno verificare in pochi giorni migliaia di certificati quando le Asl dispongono già delle anagrafi vaccinali"

A partire dal prossimo anno scolastico saranno i Comuni a dover verificare che tutti gli alunni iscritti alle scuole siano in regola con le vaccinazioni divenute obbligatorie. Una procedura duramente contestata dai sindaci, ancora alle volte alle prese con adempimenti amministrative che potrebbero essere assolti con minore difficoltà da altri enti.

Nel caso delle vaccinazioni di legge, le Asl dispongono già dell'anagrafe vaccinale e quindi della maggior parte dei dati che invece dovranno essere raccolti ex novo dai Comuni.

"Chiediamo aiuto alle Regioni e ai ministeri per poter supportare i Comuni nello svolgimento delle operazioni di raccolta e trasmissione delle certificazioni - ha dichiarato la vicesindaca di Firenze Cristina Giachi, presidente della commissione istruzione dell'Associazione nazionale dei Comuni - Per le città grandi si tratta di verificare migliaia di certificati in pochi giorni quando le Asl dispongono già dell'anagrafe vaccinale e quindi dei dati necessari ad applicare la legge".

"Riconosciamo tutto il valore del provvedimento - ha detto ancora Giachi - Ma non possono essere sempre e soltanto gli enti locali, fortemente gravati in questi anni dalle restrizioni sulle possibilità di assumere personale, a sopperire alla complessità amministrativa che le leggi impongono".

"E ci sembra non attuabile la norma che impone di allontanare dalla scuola coloro che a marzo si rivelassero non in regola con le certificazioni - ha concluso Giachi - Abbiamo chiesto in tutte le sedi di emendare il provvedimenti tenendo presenti queste esigenze ma, ad oggi, le richieste dei Comuni non sono state ascoltate".