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Variante Delta, i sintomi dell'infezione sono diversi

A differenza del Sars-Cov2 la perdita dell'olfatto è molto meno frequente. Brusaferro: "I focolai di variante Delta possono eludere vaccini"

Sale l'attenzione sulla variante delta, ex indiana, dopo alcuni focolai scoppiati anche in Italia, soprattutto in Lombardia e Lazio. La variante però sembra dare sintomi leggermente diversi e molto più incentrati sull'apparato respiratorio: raffreddore, naso che cola, mal di gola, mal di testa sembra il sintomo più comune, la febbre è il quarto sintomo, la tosse solo quinta e raramente questa variante sembra dare anosmia ossia perdita di olfatto. 

E' il quadro tracciato dal direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza, durante la conferenza stampa sull'analisi dei dati del Monitoraggio regionale Covid-19 della Cabina di Regia. 

"Non si sa se in termini di ospedalizzazioni la variante Delta comporti un rischio maggiore. Ma questi sintomi è bene tenerli in conto - ha spiegato Rezza - Nulla di ufficiale, ma riporto segnalazioni fatte in particolare nel mondo anglosassone. Noi abbiamo già diversi focolai dovuti alla variante indiana nel Paese".

Durante la conferenza stampa sull'analisi del monitoraggio settimanale dell'epidemia, il presidente dell'Istituto superiore di sanità Silvio Brusaferro ha invece sottolineato l'importanza del tracciamento "Vengono segnalati in Italia focolai di varianti, anche da variante Delta che possono eludere i vaccini. Questi focolai devono essere monitorati con attenzione e ciò implica anche una grande attenzione nel tracciamento e nel sequenziamento. Individuazione , tracciamento e vaccinazione sono gli elementi che ci consentono di affrontare la situazione epidemica".