Cronaca

Notte di follia, raid di furti e botte al custode

Una banda di giovanissimi ha tentato e messo a segno alcuni furti tra Antignano, Quercianella e Vada. Intercettati e arrestati dai carabinieri

Nelle prime ore della notte hanno tentato dei furti a Livorno, sia ad un bar di Antignano sia ad un ristorante di Quercianella, nonché in uno stabilimento balneare di Vada, dove hanno picchiato il custode che dormiva all'interno. La loro condotta criminale è stata alla fine interrotta a Castiglioncello dai carabinieri della locale Stazione.

I tre a bordo di una Fiat 600 sono stati notati dai militari in piazza della Vittoria, i militari hanno inseguito e fermato l'auto poco dopo. Identificati il conducente, un livornese di 20 anni, e i due passeggeri, un 21enne di Livorno e un 19enne di Pisa, tutti pluripregiudicati per reati contro il patrimonio, perquisendo l'auto i carabinieri hanno trovato 13 stecche e 35 pacchetti di sigarette di varie marche, oltre che 5 cacciaviti di diverse dimensioni e 5 bulloni ferma ruote in acciaio, utilizzati con molta probabilità per infrangere i vetri e introdursi nelle attività commerciali.

Poco prima che gli stessi venissero fermati, era giunta alla Centrale Operativa dei Carabinieri di Cecina una segnalazione di un altro tentato furto presso uno stabilimento balneare a Vada. Anche in questo caso è stato poi accertato che anche qui erano entrati in azione i tre, che durante il tentato furto avevano avuto una colluttazione con il custode dello stabilimento, un senegalese che dormiva all’interno, effettuando anche una rapina impropria nei suoi confronti.

Il coordinamento dei militari della Compagnia di Cecina, supportati dal Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Livorno, con i poliziotti della Questura di Livorno, intervenuti nei sopralluoghi per i tentati furti ad Antignano e Quercianella, hanno consentito di trarre in arresto i 3 giovani per ricettazione in concorso, tentato furto aggravato, tentata rapina impropria aggravata e possesso ingiustificato di oggetti atti allo scasso.

Uno di loro, il conducente della Fiat 600 che, tra l’altro, guidava senza patente, era già sottoposto agli arresti domiciliari ed, in quanto evaso, è stato sottoposto alla custodia cautelare nel carcere delle Sughere. Gli altri due, invece, sono stati sottoposti agli arresti domiciliari.