Mentre si fa la conta dei danni seminati dalla devastante tromba d'aria che venerdì sera ha scoperchiato i tetti rendendo inagibili 84 case e ferendo otto persone, due in modo grave, a Rosignano Marittimo, i numeri parlano di un'impennata di eventi meteo cosiddetti estremi a cui il territorio toscano, così come quello di buona parte d'Italia, non è preparato: secondo le stime di Coldiretti, sulla base dei dati dell'European Severe Weather Database, tempeste e trombe d'aria sono triplicati se si osserva come periodo di riferimento solo l'ultima settimana di settembre.
La preoccupazione è tanta anche tra gli agricoltori che, non solo in Toscana, sono ora alle prese con la vendemmia e la raccolta di mele e pere oltre che delle olive, appena all'inizio. Questi eventi, anche se breve in termini temporali, si lasciano alle spalle danni devastanti: serre sradicate, piante divelte, campi allagati, uliveti e vigneti praticamente spogli.
Nell'arco di un decennio, a livello nazionale, l'intensificarsi di questi eventi ha causato danni stimati per oltre 14 miliardi di euro.