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Rossi confermato vicepresidente Crpm

Il governatore Rossi alla Conferenza delle regioni periferiche e marittime ha chiesto il rilancio dei fondi di coesione territoriale

Enrico Rossi

Il presidente della regione Toscana Enrico Rossi è stato rieletto alla vicepresidenza della Conferenza delle regioni periferiche e marittime (Crpm) riunita alle Azzorre. Rossi ha ricevuto la delega alla coesione, con mandato biennale.

"Occorre rinnovare e rilanciare la politica di coesione territoriale come cardine dell'Unione dell'Unione europea e come strumento complementare al Piano Juncker - ha dichiarato il governatore - Solidarietà, territorialità e integrazione socio economica sono i principi connessi alle politiche di coesione. Un patrimonio in cui crediamo perché crediamo in un'Europa vicina ai cittadini ".

Il presidente della Toscana ha poi osservato come nel suo discorso sullo Stato dell'Unione il presidente Juncker "ha dimenticato di soffermarsi sulla più grande politica di investimenti che si fa attualmente nella Ue: la politica di coesione. Anche se è solo una dimenticanza è una dimenticanza grave".

Rossi ha ribadito la sua linea a sostegno delle politiche di coesione, nate per abbattere squilibri regionali e per correggere gli errori dell'Europa del mercato. 

"La crisi economica – ha ribadito Rossi – ha colpito più duramente le regioni più deboli e periferiche rispetto a quelle più forti e centrali: i meccanismi di riequilibrio sono perciò oggi più che mai necessari".

In questa situazione secondo Rossi non va demonizzato il piano Juncker che prevede stanziamenti da parte della Commissione europea per incentivare gli investimenti pubblici e privati per oltre 300 miliardi in tre anni.

"Speriamo di essere fra i beneficiari di tale rilancio - ha concluso il governatore - ma quegli investimenti non risolvono il problema delle disparità di sviluppo. E' necessaria una revisione di queste politiche che devono essere semplificate e sburocratizzate, introducendo sempre di più meccanismi di incentivo e di premialità per le regioni più virtuose".