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Segreteria Pd, Rossi incassa il sì di Renzi

Dopo il nulla osta del premier, il governatore della Toscana prepara la sua corsa alla guida del partito. E sul nuovo Senato invita a fare presto

Troppe discussioni rischiano di delegittimare chi le fa. Parola di Enrico Rossi che ha invitato i parlamentari della maggioranza, primi tra tutti quelli del Pd a "tirare via" e approvare al più presto la riforma del Senato.

Anche perché, ha sostenuto Rossi, più viene modificato il testo iniziale e più danni si fanno. Il presidente ha infatti invitato i parlamentari ad abbandonare la diatriba sull'elettività dei componenti del futuro Senato, per concentrarsi sulla questione delle funzioni.  

"Il passaggio alla Camera - ha detto Rossi -  ha peggiorato molto il primo testo uscito dal Senato. Io sono andato in audizione, ho chiesto che venisse ripristinato quel testo e ho chiesto soprattutto di lavorare sull'articolo 116 che prevede l'autonomia speciale delle Regioni che dimostrano di essere a posto con i conti. Perché io penso che la Regione Toscana può candidarsi per avere autonomie speciali".

In ogni caso, l'obiettivo anche di Rossi è quello di portare a casa la riforma in fretta. "Quindi che tirino via - ha detto il governatore riferendosi ai parlamentari - perché più se ne parla e più si stanno delegittimando anche di fronte ai cittadini". Rossi si è detto anche convinto che alla fine il partito no si spaccherà e voterà compatto. 

"La sinistra è spesso abituata a farsi del male - ha detto Rossi -. Credo che le riforme vadano fatte e sono sicuro che alla fine il partito si presenterà unito e saprà dare un segno forte a queste riforme".

 Una riflessione che Rossi ha fatto non prima di aver gioito per il nulla osta alla sua candidatura da segretario del Partito democratico incassato da Matteo Renzi. "Il segretario del partito Renzi ha detto 'corra pure' e io correrò - ha sottolineato Rossi che ha anche preso atto delle reazioni tiepide arrivate dagli esponenti della sinistra del Pd alla notizia di una sua candidatura - Mi aspettavo ben di peggio. Nessuno ha detto che non sarei adeguato a fare il segretario del Pd, il che mi sembra incoraggiante".