Politica

Rossi segretario Pd? C'è chi dice no

Nardella, Parrini e Mazzeo bocciano l'ipotesi di un cambio al vertice del partito: "Prima le riforme". Ma arriva l'endorsement di Oliviero Toscani

Enrico Rossi ha lanciato provato a testare il polso del partito e le prime reazioni sono arrivate. Reazioni tutto sommato tiepide, soprattutto da parte dei toscani più vicini al presidente del consiglio e segretario Pd Matteo Renzi.

Il primo a parlare è stato Dario Nardella: "Ho grande stima di Rossi come amministratore e anche come politico - ha detto il sindaco di Firenze - ma conoscete le mie idee".

Che significa, Renzi non si tocca. Ancor meno sibillino il consigliere regionale dell'ufficio di presidenza e responsabile organizzativo del Pd, Antonio Mazzeo. "Le autocandidature - ha detto Mazzeo - tendenzialmente non funzionano".

A fare sintesi ci ha pensato il numero uno del Pd in Toscana, Dario Parrini. "La priorità oggi sono le riforme, in Toscana e in Italia - ha detto il deputato - non la competizione interna al Pd che diventerà attuale tra un paio d’anni almeno". Poi per ò, ecco l'apertura di credito. "Certamente io apprezzo l’atteggiamento di Rossi - ha spiegato Parrini -: su tante cose di strategia politica io e lui la pensiamo in maniera diversa, ma sulle questioni di merito spesso convergiamo. Ha un profilo autonomo ma costruttivo. E poi trovo positivo che il suo dichiararsi non renziano non scada mai in comportamenti alla Gotor. Mi pare una gran cosa. Che fa bene al Pd e alla Toscana".

Chi si è apertamente schierato in favore di Rossi, invece, è il fotografo Oliviero Toscani, in diretta su Agorà, programma di Rai Tre. "Voterei subito Rossi come segretario del Partito Democratico" ha detto Toscani.