Attualità

Salvabanche, diecimila rimborsi a rischio

L'allarme di Fedeconsumatori: nella nuova Finanziaria 2019 non c'è neppure un euro per i risparmiatori truffati di Banca Etruria e di Mps

Nella manovra del governo gialloverde non è stato stanziato neppure un euro per i risarcimenti delle vittime del salvabanche. E in Toscana almeno diecimila risparmiatori rischiano di rimavere con un pugno di mosche in mano e parcelle salatissime da pagare agli avvocati. 

A lanciare l'allarme è Federconsumatori.

"Il 4 ottobre con grande clamore, come ci ha ormai abituato questo Governo, è stato annunciato che tutti gli azionisti-obbligazionisti-risparmiatori truffati sarebbero stati rimborsati - si legge in una nota dell'associazione - Suoni di tromba per annunciare che si sarebbe partiti dubito e che un miliardo e mezzo di euro sarebbe stato destinato ai truffati (in Toscana la platea di chi potrebbe aver diritto a rimborsi a vario titolo potrebbe essere oltre le 10mila persone)". 

"Non sono mancate, come sempre nella storia del Paese, pseudo associazioni che hanno fatto da megafono - prosegue la nota di Federconsumatori - Di fatto l’unico effetto è quello di lasciare grande spazio ad una aggressiva azione di marketing per studi di avvocati verso persone che già hanno pagato la malagestio di alcune banche e che ora vengono chiamate a pagare per ricevere (forse? Quando?) un sostanzioso ristoro!.

"In campagna elettorale era stato promesso: “Tutti rimborsati al 100%!”. Peccato che, dopo gli annunci, sono venuti i fatti: nel bilancio dello Stato 2019 trasmesso a Bruxelles, alla voce relativa al fondo, sono assegnati 0 Euro - si legge ancora nella note - Avete capito bene: ZERO! Per il 2020, 360 mln (è credibile?). Ed altrettanti per il 2021. Allo stato attuale il fondo per il 2019, stando al draft che di fatto riassume il DEF, non riceverà alcuno stanziamento".

"A gennaio verranno (forse) promulgate le “famigerate” norme attuative del fondo, che attendiamo dal marzo di quest'anno - conclude Federconsumatori - Nonostante ciò risulta improbabile pensare ad un ristoro nei primi mesi del 2019 per chi ha già ottenuto un ACF positivo, considerando che il fondo non ha alcuna dotazione e che non è chiara la sorte della dotazione di 25 milioni in 4 anni ipotizzata dall'originaria previsione della legge di bilancio 2018 targata Baretta, che deve presumibilmente intendersi revocata.
Al Governo chiediamo una convocazione urgente delle Associazioni dei Consumatori riconosciute dal CNCU, che hanno rappresentanza e delega dei cittadini truffati, per una verifica seria su cosa e come fare per dare risposte non fumose ai risparmiatori. In assenza di tale convocazione procederemo ad una manifestazione sotto al MEF, per esprimere le proteste dei risparmiatori".