San Casciano riscopre Tito Chelazzi, l’artista che inaugurò il genere floreale nella pittura italiana dell'800. E lo farà con una mostra, che sarà inaugurata venerdì 5 Dicembre al Museo Giuliano Ghelli.
“Con l’occhio del botanico. I fiori nell’arte toscana dell’Ottocento dai Bezzuoli al sancascianese Tito Chelazzi”, il titolo dell'esposizone curata da Michele Amedei e aperta fino all’1 marzo 2026.
Cuore inedito del nuovo viaggio nell’arte proposto dal museo civico sancascianese è il rapporto tra natura e dimensione umana, condensato nella prima rassegna dedicata alla pittura floreale toscana dell’Ottocento. A testimoniarlo sono le opere di artisti quali i fiorentini Luigi (1750-1820) e Giuseppe Bezzuoli (1784-1855), il massimo rappresentante del Romanticismo nella Toscana della prima metà dell’Ottocento, nonché il sancascianese Tito Chelazzi (1834-1892), considerato al tempo come il "primo pittore fiorista che vanti adesso l’Italia". La mostra espone una selezione di disegni, dipinti e incisioni, la maggior parte dei quali esposti al pubblico per la prima volta e provenienti da collezioni private e dal Kunsthistorisches Institut di Firenze.
“Siamo orgogliosi di ospitare una mostra di altissimo profilo culturale che ha per tema il genere della pittura floreale tra la fine del Settecento e gli anni novanta dell’Ottocento – dichiara il sindaco Roberto Ciappi – e che vuole rendere omaggio ad un grande pittore nostrano, apprezzato dai sancascianesi tanto che in molti conservano una opera firmata da Chelazzi nelle proprie case, un ringraziamento va dunque a tutti coloro che hanno messo a disposizione i dipinti per la realizzazione di questo percorso espositivo. Un evento che vuole mettere in primo piano l’opera del sancascianese, come primo pittore fiorista del nostro Paese”.