Cronaca

Carte false per avere il reddito di cittadinanza

Un altro furbetto smascherato dai carabinieri. In Valtiberina nel 2022 ne sono stati beccati 18, tra questi anche lavoratori in nero

Trentenne di origini nigeriane nei guai per il reddito di cittadinanza. Stando alle accuse che gli vengono contestate sulla base degli elementi raccolti dai carabinieri, al fine di ottenere il beneficio, avrebbe fornito false attestazioni sul suo stato di residenza in Italia nelle domande presentate all’Inps, riuscendo così a percepire per oltre un anno il sussidio.

La norma, infatti, prevede che si debba essere residenti nel nostro Paese per un periodo complessivo di almeno dieci anni, di cui gli ultimi due in via continuativa.

Ai militari di Monterchi, comune della Valtiberina toscana che conta circa 1.500 abitanti, non è perosfuggito che quel cittadino straniero era in zona da troppo poco tempo. Gli accertamenti svolti unitamente al Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Arezzo hanno fatto il resto, consentendo di acquisire elementi che hanno portato alla contestazione di aver indebitamente percepito il reddito di cittadinanza.

Quest’ultimo episodio si aggiunge alla lista di quelli che i carabinieri della Compagnia di Sansepolcro hanno scoperto e denunciato nel 2022: sono stati 18 i soggetti indagati per avere beneficiato illecitamente dell’erogazione del sussidio, che avevano letteralmente “fatto carte false” per ottenerlo. Tra le irregolarità riscontrate: persone che lavorano in nero, stranieri che indicano indirizzi di residenza inesistenti, nonché coniugi che ripuliscono la loro fedina penale.