Cronaca

Nei sacchi dei cereali 8 quintali di marijuana

L'operazione, in Sardegna, è stata effettuata dalla Finanza dopo una operazione scattata a Livorno. La droga era in due capannoni

Le fiamme gialle di Livorno hanno effettuato il blitz in Sardegna, con il rinvenimento e il sequestro di 857 chili di infiorescenze di marijuana.

Le perquisizioni sono scattate dopo l’arresto, avvenuto nel porto di Livorno, il 25 maggio scorso, di un cittadino sardo, colto in flagrante dai finanzieri durante il servizio di controllo del traffico passeggeri provenienti da Olbia. L'uomo trasportava all’interno di un’auto 20 chili di infiorescenze di marijuana con livelli di THC molto al di sopra dei limiti consentiti.

Da quell’arresto sono originate le indagini dell’operazione “Ferry Flower”, dirette dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Livorno. Gli investigatori della GdF infatti sono riusciti a risalire a varie località della Sardegna, poi oggetto dei sopralluoghi che hanno permesso di effettuare le successive perquisizioni disposte dalla Procura.

Il blitz, effettuato a fine luglio ma reso noto solo in queste ore, ha riguardato più luoghi sardi e ha visto la partecipazione dei finanzieri di Olbia e Nuoro, che hanno affiancato le fiamme gialle labroniche.

Così, in una delle località individuate, in particolare a Telti, in provincia di Sassari, nelle campagne della Gallura, i finanzieri del 2° Nucleo Operativo del Gruppo di Livorno e i colleghi sardi hanno rinvenuto, all’interno di due capannoni isolati, 857 chili di infiorescenze di marijuana nascosti all’interno di barili di plastica, buste, sacchi di cereali - anche già imballati per la vendita - e strumentazione idonea alla pulitura e al confezionamento delle infiorescenze.

"Il luogo del blitz sarebbe emerso da una conversazione social tra due uomini uno dei quali, avrebbe la materiale disponibilità dei due capannoni", hanno spiegato le Fiamme Gialle.

All’interno della chat erano disponibili video e foto raffiguranti gli immobili e diverse infiorescenze di marijuana

Dalle intercettazioni telefoniche sarebbe emerso come avesse la disponibilità di 8 quintali di cannabis che non riusciva a vendere. E l’indagato, nelle sue conversazioni telefoniche, avrebbe sempre fatto riferimento alla canapa sativa legale, presumibilmente al fine di “depistare” le indagini.

"Una volta confermato che la percentuale di THC di questa ingente quantità di sostanza stupefacente era ben superiore ai limiti di legge, le fiamme gialle di Livorno hanno sequestrato la marijuana e tradotto al carcere di Bancali ( provincia di Sassari ) i due uomini, realizzando uno dei sequestri più importanti di marijuana mai avvenuto in Sardegna", hanno detto ancora i finanzieri.