Lavoro

In duecento sull'A1 contro il codice degli appalti

Manifestanti anche da fuori Toscana in contro le nuove regole che legano le mani alle concessionarie autostradali. A rischio tremila posti di lavoro

Foto facebook Cgil Toscana

Al presidio di Scandicci sono arrivati da Firenze, Arezzo, Bologna e Piacenza. Totale, oltre duecento lavoratori delle concessionarie autostradali che hanno protestato e distribuito volantini al casello autostradale di Firenze Scandicci sull'A1 contro il nuovo codice degli appalti. Il problema, hanno detto i lavoratori, è che le nuove regole limitano la possibilità per le concessionarie di eseguire direttamente manutenzioni e progettazione.

Secondo i sindacati Fillea-Cgil, Filca-Cisl e Feneal-Uil la norma mette a rischio migliaia di posti di lavoro in tutta Italia e aumenta il rischio di precarizzazione del lavoro stesso. “Il testo definitivo - spiegano le sigle sindacali - è sbagliato e dannoso ed avrà ripercussioni pesantissime sui livelli occupazionali, con ben tremila lavoratori a rischio a livello nazionale, di cui duecento nell'area toscana".

"Lavoro e qualità delle autostrade sono una priorità", ha detto Giulia Bartoli della Fillea-Cgil. A rincarare la dose Stefano Tesi della Filca Cisl secondo cui la nuova regola "è stata scritta male". "Con questo presidio - ha aggiunto - vogliamo fare un segnale". 

Ora si guarda al tavolo convocato al ministero dello Sviluppo Economico il 14 luglio. Per quel giorno lo sciopero è stato sospeso ma "se il tavolo non dovesse dare risposte esaurienti - ha detto Laura Zucchini di Feneal-Uil - ci riserviamo di continuare la protesta".