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"Un buon magistrato rispetta la deontologia"

Il monito lanciato dal presidente della Repubblica Mattarella durante l'inaugurazione dell'anno di formazione della Scuola superiore di magistratura

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella è arrivato a Villa Castelpulci alla Scuola superiore di magistratura per l'inaugurazione dell'anno di Formazione della Scuola superiore di magistratura. Al suo arrivo ad aspettarlo, il presidente della regione Toscana Enrico Rossi, il sindaco di Firenze Dario Nardella, il presidente della Scuola Gaetano Silvestri, il sindaco di Scandicci Sandro Fallani. Il presidente della Repubblica è stato accolto dall'esecuzione dell'inno di Mameli della scuola Fermi di Scandicci.

Dopo l’intervento del Presidente della Scuola, Gaetano Silvestri, sono intervenuti il Vice Presidente del Consiglio Superiore della Magistratura, David Ermini e il Ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede. La cerimonia si è conclusa con l’intervento del Capo dello Stato.

Durante il suo intervento Mattarella ha sottolineato come la deontologia e la rigorosa professionalità siano alle basi di un "buon magistrato".

"La formazione professionale dei magistrati non può prescindere da un profondo rispetto della deontologia professionale e da sobrietà dei comportamenti", ha detto il capo dello Stato. "La deontologia e la rigorosa professionalità contraddistinguono "il buon magistrato".

Poi uno sguardo al mondo dei social media: "I social media - ha detto Mattarella - se non amministrati con riserbo e discrezione possono vulnerare il riserbo dell'azione giudiziaria e offuscare la credibilità e il prestigio della funzione giudiziaria".

Il presidente della Repubblica ha poi chiesto di non cedere al clamore dei media: "La magistratura non deve mai farsi suggestionare dalla pressione che può derivare dal clamore mediatico", e dalla "spinta emotiva di un presunto sentimento popolare". In particolare da quel clamore mediatico suscitato da alcuni processi perché "le sue decisioni non devono rispondere alle opinioni" comuni e al loro ondeggiare ma "alle leggi", ha aggiunto Mattarella.