Lavoro

Venator licenzia, doccia fredda per 41 lavoratori

L'annuncio a sorpresa mina la tenuta occupazionale nel polo chimico. Lavoratori in sciopero, per loro la solidarietà istituzionale

Solo pochi giorni fa il Ceo dell'azienda aveva avuto un incontro in Regione per definire la prospettive produttive e adesso la doccia fredda: Venator Italy srl licenzia ed ha attivato la procedura di riduzione per il 25% del personale. Totale: 41 lavoratori su cui pende la scure della perdita del posto di lavoro.

La notizia ieri è arrivata come un fulmine a ciel sereno, così oggi i lavoratori del polo chimico di Scarlino sono in sciopero e dalla loro si schierano sindacati e istituzioni. 

Perché se resta aperta certo la questione degli stoccaggi e della gestione dei gessi rossi, licenziare è però tutta un'altra faccenda capace di generare una ferita importante sul tessuto produttivo e occupazionale del Grossetano.

La Regione esprime "sorpresa e amarezza" per la decisione della Venator e con gli assessori all’ambiente e all’economia chiede all'azienda di di presentare soluzioni alternative alla gestione dei gessi rossi sia nell'immediato che nel breve-lungo termine.

"Non si può sedere ai tavoli a Firenze - recita una nota - per parlare di prospettive aziendali e poi tornare a Scarlino e avviare procedure di licenziamento. Si tratta di un fatto grave che va in totale controtendenza rispetto ai propositi di rimanere sul territorio e avviare un serio piano di investimenti".

Ieri la Regione aveva convocato un incontro tra i settori che si occupano di valutazioni di impatto, autorizzazioni ambientali e rifiuti e Arpat, con l’obiettivo di assicurare il massimo supporto possibile all’azienda e ai suoi progettisti.