Attualità

Scarto ad impatto zero per l'industria della pelle

La pelle fiorentina si candida ad essere il primo polo del lusso italiano ad impatto zero: siglato oggi un accordo operativo per la filiera

Ridurre il proprio impatto ambientale a zero, per l'ambiente e la migliore qualità della vita: il cuore dell'industria della pelletteria si candida ad essere il primo polo del lusso italiano ad impatto zero. E' stato siglato un accordo fra Confindustria Firenze, Gucci, Comune di Scandicci, CNA Firenze, ConsorzioCentoperCento per il totale recupero degli scarti di lavorazione.

La prima fase del progetto ha analizzato e studiato tutti i possibili ri-utilizzi degli scarti di lavorazione della filiera della pelle, i rifiuti delle imprese che aderiranno al progetto sarà destinata al recupero e al riciclo: gli scarti di lavorazione saranno riciclati come ammendante per l’agricoltura, o utilizzati nel settore edile (ad esempio per la realizzazione di pannelli di rivestimento) o impiegati come combustibile per il recupero energetico. 

Inoltre, le operazioni di trasporto e di recupero dei rifiuti avverranno nell’ambito toscano riducendo così anche l’impatto ambientale dovuto al traffico veicolare e conseguentemente all’inquinamento atmosferico. 

Alle aziende, infine, verrà rilasciato dall’impianto di trattamento e recupero dei rifiuti, una attestazione comprovante, appunto, “l’impatto zero”.

Il progetto valorizza ulteriormente il polo produttivo della pelletteria fiorentina assegnando un elemento aggiuntivo di valore ad un territorio già noto ai brands e rendendolo ancora più "attraente" per chi decide di rispettare legalità, ambiente e consumatori.