Lavoro

Sciopero generale, Rossi contestato, lui non molla

Manifestazione promossa da Cgil, Cisl e Uil a sostegno delle vertenze locali e dell'economia della città. Il governatore: "La Regione sempre presente"

foto Cgil

Centinaia di persone hanno sfilato per le strade della città innalzando cartelli e striscioni con i nomi delle aziende in crisi o a rischio chiusura della città, a partire da Trw e Eni. Il corteo è partito da piazza della Repubblica e ha raggiunto piazza del Luogo Pio dove era stato montato il palco per il comizio conclusivo. Negli ultimi anni Livorno ha perso più di 20.000 posti di lavoro.

Alla manifestazione ha partecipato anche il presidente della Regione Enrico Rossi che, una volta salito sul palco, è stato accolto da grida e fischi. Nonostante la contestazione, il governatore ha voluto ugualmente prendere la parola.

"Credo che sia importante per le vostre lotte che parli anche un rappresentante delle istituzioni  - ha detto Rossi - A chi chiede dov'era la Regione in questi anni io rispondo che noi non abbiamo mai perso un'occasione per stare accanto ai lavoratori. E non saranno le vostre grida a mandarmi via di qui, io finisco il mio discorso. Livorno è ferita dalla crisi, in particolare le aziende della componentistica e Fiat. Io sarò qui a differenza di altri che sono chiusi nelle loro stanze". 

"Io non sono Landini non faccio il sindacalista - ha detto ancora Rossi - Se Landini vuol scendere in politica, si candidi e potrà fare anche il presidente della Regione".

Rossi si è impegnato a chiedere un incontro urgente al Ministero per lo sviluppo economico per definire e sottoscrivere impregni precisi per la città