La giornata di sciopero è stata indetta da Slc Cgil, Uilcom Uil, Ugl Telecomunicazioni, Snater, Libersind Conf.Sal, per protestare contro il taglio da 150 milioni di euro alla concessionaria pubblica previsto dal decreto Irpef del governo Renzi. Un taglio che, dicono i lavoratori, andrà a discapito delle sedi regionali e del servizio pubblico offerto ai cittadini. Aderiscono i tecnici ma non i giornalisti, dopo che l'Usigrai, il sindacato di riferimento della categoria, ha revocato lo stato di agitazione. A scioperare sono invece anche i lavoratori di RAI WAY, la cui vendita è tra le ipotesi più accreditate per il recupero di fondi. RAI WAY gestisce, con 2300 postazioni sul territorio nazionale, la trasmissione del segnale radio e tv.