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Covid, a Careggi negativo il 95% dei sanitari

Questo l'esito dello screening sierologico su un campione di 1.167 operatori dell'ospedale. Positivi 54 dipendenti, di cui 15 medici e 24 infermiere

E' iniziato lo screening sierologico a tappeto sugli operatori sanitari dell'ospedale di Careggi per individuare eventuali casi positivi al coronavirus. Gli esami sul sangue, che in caso di esito positivo devono essere confermati con il tampone faringeo, sono stati condotti su un campione di 1.167 sanitari dal laboratorio di microbiologia diretto da Gian Maria Rossolini e hanno dato esito negativo nel 95 dei casi. Sono invece risultati positivi 54 operatori, equivalenti al 4,6 per cento.

"Questo risultato è molto incoraggiante e dimostra che la decisione che per primi abbiamo preso di effettuare il tampone a tutti coloro che si sono presentati al pronto soccorso ospedaliero con o senza sintomi è stata giusta - è il commento del presidentre Enrico Rossi - Alzare il livello di protezione e separare i servizi ha funzionato. Particolarmente positivo il dato nell'area dei pazienti Covid dove l’attenzione e la protezione sono state ancora più forti. In Toscana gli ospedali non sono diventati centri di diffusione dell’infezione".

I dati dello screening 

Sono stati processati dal laboratorio di microbiologia di Careggi i campioni di 1.167 operatori.

Di questi, 1.113 operatori (oltre il 95%) sono risultati negativi.

I restanti 54 operatori (4,6% su 1.167) sono positivi o dubbi. Di questi, i medici sono 15: 1 neonatologo, 2 ortopedici, 1 maxillo facciale, 1 geriatra, 2 ematologi, 2 anestesisti, 1 chirurgo plastico, 1 neurochirurgo, 4 specializzandi. Altri 34 sono nel comparto: 24 infermieri, 6 ostetriche e 10 operatori socio sanitari.

Negli operatori risultati positivi allo screening è stato effettuato anche il tampone faringeo di conferma e al momento sono disponibili i dati solo per i primi 34 operatori: uno solo quello risultato positivo anche al tampone.

Lo stato attuale della sorveglianza degli operatori

Sono stati effettuati 424 tamponi agli operatori entrati in contatto con casi positivi, giudicati a medio/alto rischio e pertanto sotto sorveglianza del medico competente. Di questi 15 sono risultati positivi (3,5%).

Da pochi giorni, al tampone si associa anche il test sierologico. È stato possibile condurre le prime valutazioni di concordanza tra il tampone e lo screening sierologico: 125 operatori sotto sorveglianza sono stati indagati con il test combinato (tampone + sierologico). Sono risultati positivi a tampone 3 operatori.

“La popolazione dei lavoratori ospedalieri sottoposti a screening risulta sierologicamente positiva o dubbia nel 4,6% dei casi – è il commento di Rocco Damone, dg dell’Aou di Careggi - Le differenze tra il gruppo degli operatori delle aree Covid e delle aree No Covid è al limite della significatività statistica e potrà essere meglio indagata con la prosecuzione dello screening. La popolazione dei lavoratori ospedalieri sottoposti a tampone nell’ambito della sorveglianza sanitaria ai contatti esposti a rischio medio alto risulta positiva nel 3,5,% dei casi”.

"Adesso concentreremo la nostra attenzione nelle Rsa e nelle Rsd toscane - dice ancora Enrico Rossi - dove sono ospitati circa 13mila anziani. Fare lo screening, verificare eventuali casi di positività e distinguere aree Covid e non Covid è la strada che abbiamo preso e su cui proseguiremo con determinazione".