Cronaca

Quando l'infermiera si trasforma in un incubo

E' iniziato il processo a carico di un'infermiera del Cto accusata di aver circuito un anziano paziente per farsi regalare una casa e 350mila euro

A giudizio anche i figli della donna, che lavora al Cto di Careggio, e il convivente. L'accusa è circonvenzione di incapace. 

La vittima è un ex dirigente di una multinazionale, ottantenne, malato e infermo, con una sorella gravemente malata come unico parente.

La brutta storia venne a galla grazie a un'assistente sociale di Scandicci che denunciò alla procura quanto le aveva confidato l'ex manager. L'uomo si era reso conto dell'inganno subìto senza però riuscire a spiegare come fosse capitato.

Durante l'inchiesta, gli inquirenti verificarono numerosi addebiti sul conto corrente dell'anziano, la strana donazione di un appartamento e, contemporaneamente, le condizioni economiche sempre più floride degli indagati.

Secondo la ricostruzione delle forze dell'ordine, l'infermiera sarebbe riuscita ad approfittare della scarsa capacità decisionale dell'80enne, affetto da una malattia neurologica progressiva. Tutto ebbe inizio con il ricovero dell'ex manager in ospedale per una frattura a una spalla: in quell'occasione  la donna lo conobbe e in breve tempo riuscì a ottenere una procura speciale con cui poteva ritirare ogni mese 2.000 euro dal conto corrente a lui intestato. Poi il dono di un appartamento a Novoli dove l'infermiera si trasferì con il convivente e con un figlio. Infine il trasferimento sul conto corrente dell'infermiera di 350.000 euro, ripartiti fra i figli e il convivente. Soldi con cui sarebbero stati acquistati una tabaccheria in via Giordani e alcune quote di un ristorante in via Montegrappa.

L'avvocato dell'ex manager ha chiesto il sequestro conservativo di tutti i beni in attesa di un eventuale pignoramento nonchè degli stipendi e di altri crediti che l'infermiera vanta nei confronti dell'Aousl 10 e di quelli dall'altro figlio, dipendente di una casa di cura privata fiorentina.