Cronaca

Sequestrati 192 contenitori di rifiuti pericolosi

Erano accatastati in modo caotico e non differenziato in ditta specializzata nella gestione de rifiuti. Operazione di Arpat e Corpo forestale

Le guardie forestali di Borgo San Lorenzo e gli operatori Arpat avrebbero dovuto semplicemente controllare le autorizzazioni della ditta con sede a Vicchio ma, giunti sul posto, hanno rilevato una lunga serie di irregolarità.  

Come si legge in una nota stampa, gli ispettori hanno tovato rifiuti stoccati all'interno dell'impianto in quantità superiore al consentito, in modo caotico e in molti casi senza l'etichetta riportante i codici di legge per le varie tipologie. Poichè le scaffalature erano tutte occupate, molti contenitori erano stati appoggiati per terra nelle aree adibite alla movimentazione. I rifiuti sanitari pericolosi erano invece imballati in parte con bidoni in plastica a chiusura ermetica e in parte in scatole di  cartone, anch’esse destinate alla raccolta di rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo.

E' stato però accertato che, mentre i bidoni riportavano regolarmente l’indicazione del produttore originario del rifiuto e la data dell’imballaggio, alcune scatole ne erano prive, rendendo impossibile sia risalire al produttore che il rispetto dei tempi di stoccaggio. Sui colli non era neanche indicato il codice del rifiuto, desumibile solo dai codici previsti per il trasporto delle merci pericolose in normativa Adr, corrispondente a “materie infettanti”.

Guardie Forestali e Arpat hanno rinvenuto anche rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo ammassati in singoli contenitori accatastati su pancali al di fuori dalla cella frigorifera, in violazione alle prescrizioni contenute nelle autorizzazioni rilasciate all'azienda. 

Terminata l'ispezione, 192 scatole e bdoni sono stati sequestrati. Il magistrato ha già disposto il loro incenerimento.