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Tre tonnellate di hashish nascoste in uno yacht

I trafficanti avevano noleggiato un ormeggio a Marina di Pisa senza contrattare il prezzo. Un poliziotto lo ha saputo e si è insospettito. 5 arresti

Arresti e sequestro di tutta la droga sono avvenuti due giorni fa in un piccolo rimessaggio alla foce dell'Arno, dopo circa un mese di indagini innescate dall'intuizione di un poliziotto appassionato di nautica. L'agente è venuto a sapere che qualcuno aveva noleggiato un posto-barca senza contrattare il prezzo, abitudine consolidata nel settore. 

Sono così inziati controlli e verifiche e lo stesso arrivo della barca nel porto è stato filmato con alcune telecamere installate sulla banchina. Poi è scattato l'ordine di perquisizione e l'enorme quantitativo di droga è stato scoperto. Nelle vicinanze dell'imbarcazione la polizia aveva notato anche due furgoni i cui conducenti, quando gli agenti hanno tentato di fermarli, hanno cercato inutilmente di fuggire.

Una volta immessa sul mercato - destinato a diverse regioni italiane - l'hashish avrebbe fruttato almeno tre milioni di euro.

L'imbarcazione era dotata di un dispositivo elettronico, spesso usato dai mezzi militari, che inibisce le intercettazioni e le comunicazioni radiotelefoniche nel raddio di quasi un chilometro. Quando i trafficanti di droga sono arrivati nel porto di Marina di Pisa, questo dispositivo ha mandato in blocco quelli della polizia.

L'accusa a carico dei cinque arrestati è detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Si tratta dello skipper P.V, 60 anni, con segnalazioni per stupefacenti, ricettazione ed estorsione, un altro skipper 35enne, M.L., incensurato, ed E.B., marinaio di 30 anni, anche lui incensurato. I conducenti dei furgoni sono invece G.G., 35 enne con precedenti penali per droga e ricettazione ed E.C., incensurato.