Cronaca

La finanza chiude sei aziende cinesi

Blitz in 3 capannoni alveare a Scandicci: identificati 31 lavoratori a nero, un clandestino e una fabbrica di false cinture di pelle di Gucci

Prosegue il lavoro di contrasto alla contraffazione e al lavoro sommerso da parte di guardia di finanza, Inps, Inail e Asl sul territorio fiorentino. I finanzieri si sono concentrati questa volta su 3 capannoni alveare nell'area di Scandicci, che ospitavano 9 ditte gestite da cittadini cinesi e che confezionavano borse e abbigliamento.

In una di queste ditte sono stati ritrovati 573 articoli contraffatti e marchiati con il logo Gucci. Si tratta di 106 cinture, un portafogli, 250 innesti in pelle per le riparazioni, 113 pezzi utili ad assemblare le cinture e 103 fibbie con il marchio della maison di moda. Il tutto per un valore di 7000 euro. Tutta merce falsa, ma di qualità, con tanto di incisione sul retro delle cinture in cui si precisa il peso e la dimensione del singolo pezzo, oltre ovviamente al logo Gucci. Il titolare della ditta è stato denunciato per contraffazione.

In altre 5 delle 9 aziende controllate, poi, i finanzieri hanno accertato la presenza di 31 lavoratori a nero, 44 irregolari e 1 clandestino. Le aziende sono state chiuse, per aver superato il limite del 20% di personale non regolarmente contrattualizzato, mentre uno dei titolari è stato denunciato per impiego di manodopera clandestina. Le sanzioni amministrative complessive hanno superato quota 141.900 euro.

Essendo a novembre, poi, è tempo di bilanci. Nel 2014 sul fronte del lavoro nero, la guardia di finanza di Firenze ha controllato 105 aziende cinesi, trovando 187 dipendenti a nero, 13 clandestini, 5 minori e 98 irregolari, finendo per sospendere l'attività di 51 di queste imprese. Per quanto riguarda la contraffazione, invece, dall'inizio dell'anno sono stati sequestrati circa 100 mila articoli falsi.