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Servizi pubblici, Toscana al top entro il 2020

Il presidente del Cispel De Girolamo ha invitato il presidente Rossi a sburocratizzare il sistema: "Servono investimenti e meno enti regolatori"

Le aziende che erogano servizi pubblici sono in salute, come ha certificato l'Irpet in un rapporto sull'attività 2014 che ha messo in luce come il 52% di queste realtà abbia i fatturati in crescita. Anche per questo motivo, queste aziende vogliono contare di più e chiedono alla politica una mano. 

In particolare alla nuova giunta regionale guidata da Enrico Rossi. "L'idea di una politica di integrazione delle aziende e al tempo stesso degli enti di regolazione - ha spiegato Alfredo De Girolamo, presidente di Confservizi Cispel Toscana durante l'assemblea annuale a Firenze - ci trova d'accordo, così come la necessità di una riforma dell'Arpat e di un nuovo ruolo della Regione a seguito della abolizione delle province, specie nel campo ambientale. Condividiamo infine l'idea di un'azione di Governo fatta non solo di programmazione, ma promuovendo la realizzazione di progetti integrati".

Tutto questo per arrivare nel 2020 potendo garantire alla Toscana un parco automezzi per il trasporto pubblico completamente rinnovato, impianti all'avanguardia per il riciclo dei rifiuti, un sistema idrico in grado di servire tutta la regione e una produzione massiccia di energie rinnovabili.

E sul primo punto, quello della gara per il gestore unico del Tpl, De Girolamo ha plaudito alla decisione di ieri del Tribunale amministrativo regionale che ha respinto il ricorso di Autolinee Toscane spa. "E' importante che si sia messo fine al contenzioso e che la gara possa avere un vincitore - ha detto il presidente del Cispel - Fare una gara per 9 anni su un servizio così complesso, con l'obiettivo di integrarlo con il ferro, è molto ambizioso, e noi siamo sempre stati con la Regione perché la gara si facesse". 

Confservizi Cispel Toscana conta circa 200 aziende associate per 3 miliardi di euro di fatturato annuo, 15.000 dipendenti, 500 milioni di investimenti all'anno, il 2% del Pil regionale