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Tratta di immigrati, in sessanta nascosti nei tir

Entrati in Slovenia con visti turistici, i migranti venivano trasportati fino alla frontiera italiana, poi Milano o a Verona e infine in altre regioni

Sono almeno sessanta gli immigrati provenienti dal Bangladesh e dallo Sri Lanka che sono entrati clandestinamente in Italia attraverso un'associazione a delinquere con base a Lucca, smantellata oggi dalla Direzione Distrettuale Antimafia. Nove le persone arrestate, sei di origine cingalese e tre romena. A capo dell'organizzazione un cingalese di 48 anni, residente a Lucca. Nella città toscana è stato fermato sempre anche un  romeno trentenne che organizzava l'accoglienza dei migranti provenienti dallo Sri Lanka. Un altro cingalese di 53 anni era invece il referente in Lombardia.

Durante le indagini gli inquirenti hanno ricostruito in modo documentato almeno sei viaggi, condotti lungo la rotta Romania-Ungheria-Italia. Fra gli arrestati ci sono anche i due autotrasportatori che guidavano i camion su cui venivano nascosti, fra la merce, i migranti. Un passaggio pagato a caro prezzo, cifre variabili fra i 3.500 e i settemila euro.

Gli immigrati del Bangladesh e dello Sri Lanka arrivavano in Romania con visti turistici, poi passavano, a bordo dei camion, attraverso l'Ungheria e la Slovenia e approdavano alla frontiera italiana a Gorizia. Qui venivano smistati fra Milano e Verona e da lì indirizzati verso altre regioni.  Pagando una cifra extra, i trafficanti promettevano loro il viaggio fino in Francia attraverso la frontiera di Ventimiglia.