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Poligono militare e Parco, accordo di convivenza

L'obiettivo è conciliare le attività addestrativa dell'esercito con le esigenze di tutela naturale dell'area protetta. Approvata la convenzione

Sasso di Simone

Poligono militare di Carpegna e Parco interregionale del Sasso di Simone e Simoncello: la loro convivenza all'insegna della tutela ambientale è adesso definita in un accordo fra la Regione Toscana, il ministero della difesa e il Parco stesso, secondo una convenzione appena approvata.

L'obiettivo è quello di valorizzare l’area del Poligono militare di Carpegna nel comune di Sestino in provincia di Arezzo e realizzare attività ed opere per il recupero e la conservazione del patrimonio naturale, ambientale ed archeologico della zona, oltre che per la sua fruizione naturalistica e per la ricerca scientifica.

Il Poligono militare di tiro permanente di Carpegna, infatti, è un’area di addestramento militare che insiste su due aree protette: la Riserva di Sasso Simone, di competenza della Regione Toscana, e il Parco interregionale del Sasso Simone e Simoncello istituito nel 2013 con intesa tra le Regioni Emilia-Romagna e Marche. 

L’area è inserita anche nella Rete Natura 2000 di valore europeo ed è sottoposta ad un calendario di esercitazioni che rende possibile la convivenza delle attività militari con altre attività agricole, pastorali e di promozione del territorio. Si punta a trovare una sintesi, come ha spiegato l’assessora regionale all’ambiente Monia Monni, attraverso "una più accurata programmazione delle attività, tra le esigenze di addestramento militare e quelle di valorizzazione e tutela del territorio".