Monitor Consiglio

Sfratto della moschea fiorentina, sembra la storia infinita

"Possibile che, in tutta la città, non si trovi un posto alternativo per garantire il sacrosanto diritto alla religiosità?”

Giovanni Galli

"Fermo restando che bisogna favorire il diritto al culto di ogni tipo di religione, la vicenda legata alla Moschea di Firenze ci sembra abbia ormai preso una piega particolare" afferma Giovanni Galli, Consigliere regionale della Lega.

“Il proprietario ha il pieno diritto di rientrare in possesso del suo immobile e quindi non ci è per nulla piaciuto l’atteggiamento dell’Imam che presupporebbe di perseverare nell’occupazione illegittima di un immobile privato - prosegue il Consigliere - Ci chiediamo, sulla base del principio costituzionale della libertà di culto, elemento di valenza pubblica e non solo meramente privata, come mai l’amministrazione comunale non percepisca il dovere sia di garantire ai proprietari degli immobili il diritto di godere e disporre del proprio bene, sia il sacrosanto diritto per la comunità islamica di avere uno spazio, un luogo, per poter vivere la propria religiosità in modo legittimo". 

"Non sfuggirà ai più attenti, infatti, che l’amministrazione comunale avrebbe dovuto attivarsi al fine di individuare soluzioni legittime e condivise, alfine di rendere concreto il diritto alla libertà di culto - prosegue Galli - Invece siamo alle solite polemiche strumentali".

"Infine auspico che la comunità islamica capisca, sulla base del principio di laicità che caratterizza il nostro vivere civile nel rispetto delle diversità culturali e religiose, che non si può difendere un proprio diritto calpestando il diritto degli altri - conclude Galli - In questo caso ci sono due vittime: la stessa comunità islamica, abbandonata a se stessa dalle istituzioni locali, ed il proprietario dell’immobile che da anni vede annichilito il proprio diritto di proprietà. L’amministrazione comunale ha dimostrato, quindi, anche in questa occasione la propria inadeguatezza".