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Concluso lo sciopero della fame dell'operaio

​E' durato 48 ore lo sciopero della fame dell'operaio della Lucchini, Paolo Francini, che ha protestato per chiedere una soluzione per l'acciaieria

Paolo Francini, operaio della Lucchini, ha voluto protestare per chiedere una soluzione rapida per l'acciaieria. Francini provato ma non troppo commenta così la fine dello sciopero: "Non ho ancora mangiato, ma dopo le prime ore ci si abitua: prenderò qualcosa di solido, un po' di pane, e nemmeno troppo". Per due giorni l'operaio si è accampato su un'aiuola spartitraffico all'ingresso della città di Piombino, per sensibilizzare le istituzioni sulla vicenda della Lucchini

Francini, che lavora dal 1980 nella fabbrica di Piombino, annunciò in una lettera lo sciopero della fame al presidente della regione Enrico Rossi sottolineando i motivi dello sciopero: la situazione della fabbrica che, dopo lo spegnimento dell'altoforno, sta facendo i conti con lo spegnimento della cokeria e le promesse non mantenute del Governo, dallo spegnimento dell'altoforno al mancato arrivo della Concordia all'accordo di programma siglato il 24 aprile scorso da governo e Regione.

Nella scorsa giornata anche un altro operaio si è unito a Francini a fare lo sciopero della fame. Lo scultore Eraldo Ridi ha lasciato una testimonianza di solidarietà all'operaio: dove era accampato Francini durante lo sciopero c'è una scultura di Ridi, un uomo in bicicletta, al posto della bicicletta lo scultore ha inserito dei caschi colorati da operaio.

Guarda la dichiarazione di Enrico Rossi sullo sciopero della fame dell'operaio di Piombino Paolo Francini