Cronaca

Detenuto si uccide, scoppia la rivolta nel carcere

Un magrebino si è impiccato nella notte nel carcere di Don Bosco. Alcuni detenuti si sono asserragliati nelle celle. Sul posto le forze dell'ordine

Rivolta nel carcere Don Bosco di Pisa dove la notte scorsa un detenuto magrebino si è suicidato. Secondo le prime informazioni, i detenuti si sono raccolti nelle sezioni ed hanno avviato una protesta asserragliandosi ad uno dei piani dell'istituto.

All'esterno del carcere si sono raccolti i mezzi della polizia penitenziaria, della polizia di stato, dei carabinieri e della Guardia di finanza, poi la situazione è rientrata.

Il detenuto suicida era un 21enne immigrato. Intanto sono state interrotte le visite dei familiari dei reclusi programmate per oggi. 

La situazione nel carcere pisano è descritta come esplosiva e davanti al penitenziario i familiari dei detenuti hanno parlato ai cronisti delle condizioni in cui vivono: "Non hanno neanche i piatti dove mangiare", ha detto la sorella di un detenuto.

"La rivolta dei detenuti del carcere di Pisa segna un punto di non ritorno per istituzioni, governo in primo luogo e politica", ha detto il segretario generale del Sindacato polizia penitenziaria Spp Aldo Di Giacomo. 

"Quando per contenere la guerra scatenata dai detenuti, perché di questo si tratta, una vera e propria guerra contro tutto e tutti, è costretta ad intervenire nell'istituto penitenziario polizia in tenuta anti sommossa esautorando il personale di polizia penitenziaria. E' difficile persino trovare le parole per commentare. La situazione, per responsabilità della politica, è ormai diventata ingestibile e il personale di polizia penitenziaria - conclude il sindacalista - è abbandonato al suo destino".