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"Siamo entrati nell'Ue violando la Costituzione"

Il candidato governatore Gabriele Chiurli ha denunciato le più alte cariche dello Stato per aver ceduto illegittimamente parte della nostra sovranità

La teoria degli esponenti di Democrazia Diretta è semplice: quando nel 1992 il governo italiano ha stipulato i trattati di Maastricht, cedendo parte della sovranità nazionale per entrare nell'Unione Europea, di fatto ha violato la costituzione.

In particolare gli articoli 1 (La sovranità appartiene al popolo) e 11, che permette la cessione di parte della sovranità, ma solo verso organismi sovranazionali che assicurino la pace e la giustizia tra le Nazioni.

L'Unione europea, invece, secondo il candidato governatore Gabriele Chiurli e l'avvocato Marco Mori, candidato consigliere regionale di Democrazia Diretta, ha chiesto e ottenuto dagli stati membri cessione di sovranità in materia economica e monetaria. 

Da qui la denuncia penale consegnata da Chiurli alla procura di Firenze all'indirizzo delle più alte cariche dello Stato: si va da Giorgio Napolitano a Mario Monti, da Enrico Letta a Matteo Renzi, ma anche Romano Prodi, Giuliano Amato e Sergio Mattarella.

Secondo il candidato di Democrazia diretta queste scelte hanno pesato anche sul debito pubblico lievitato dal 55% del pil nel 1981 al 121,8% del 1994. Questo per colpa della creazione del nuovo sistema della moneta unica, secondo Chiurli che nei prossimi giorni inoltrerà la sua denuncia alle altre procure della Toscana e a quella di Roma.