Cronaca

Chat pedopornografica, trenta ragazzini coinvolti

Nella chat dell'orrore erano diffusi anche messaggi razzisti, maltrattamenti ad animali e persone malate. L'inchiesta partita da Siena

Sono raccapriccianti i particolari della storia della chat dell'orrore dove adolescenti di tutta Italia, tra i 13 e i 19 anni, si scambiavano video pedopornografici e contenuti che inneggiavano al razzismo. Come se non bastasse sulla chat, chiamata "the shoah party", passavano anche video di maltrattamenti ad animali e a persone malate.

La chat è stata scoperta grazie alla segnalazione di una mamma senese che ne ha denunciato l'esistenza ai carabinieri. L'operazione ha fatto scattare le perquisizioni dei carabinieri in Toscana, Piemonte, Lazio, Campania e Calabria.

Ne è uscita un'indagine che ha portato a perquisizioni dei carabinieri in Toscana, Piemonte, Lazio, Campania e Calabria. I ragazzini coinvolti sarebbero diventati una trentina, la maggior parte dei quali minorenni (venti) e cinque sotto i 14 anni e quindi non imputabili. Cinque i maggiorenni.

I carabinieri sono risaliti agli amministratori del gruppo, quelli che lo hanno creato e alimentato, minorenni e maggiorenni, tutti residenti nella zona di Rivoli (Torino).