Cronaca

Giovani e disperate, costrette a prostituirsi

Due coniugi cinesi al vertice di un'organizzazione che costringeva giovani donne senza permesso di soggiorno a lavorare in una casa d'appuntamenti

Il via vai davanti a un appartamento trasformato in casa di appuntamenti ha destato l'attenzione dei residenti che hanno segnalato in forma anonima il fatto alla polizia. Agli agenti della squadra mobile è bastato fingersi clienti contattando le prostitute al numero di telefono pubblicizzato su un sito di incontri per mettere a segno l'operazione. A gestire il giro di prostituzione, che riguardava giovani donne senza documenti sfruttate per la loro condizione di bisogno estremo, erano due coniugi cinesi, di 40 e 39 anni. 

Scavando nella vicenda, la polizia ha scoperto che l'intestatario del contratto di affitto dell'appartamento trasformato in casa di appuntamenti era il titolare di un centro massaggi registrato alla Camera di Commercio in zona Siena Ovest che però era stato aperto con il nome di un connazionale. Il vero gestore, infatti, era stato già condannato dal tribunale di Grosseto per aver costretto alcune connazionali a prostituirsi in un altro centro massaggi in Maremma.

L'uomo si è costituito ai carabinieri di Prato, dove probabilmente era scappato in cerca di appoggi per evitare l'arresto. La moglie, invece, è stata trovata nel centro massaggi senese. Entrambi i coniugi sono stati arrestati per sfruttamento della prostituzione e sono state avviate le pratiche per la revoca del permesso di soggiorno: tutti e due saranno quindi espulsi insieme a una prostituita, senza permesso di soggiorno, identificata nel blitz.