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Il fascio di luce blu che inattiva il Sars-Cov2

Testata dall'Università di Siena la capacità della luce led blu di annientare i virus, Covid compreso, dalle superfici in alternativa ai raggi UV

Virus e batteri possono essere inattivati attraverso la luce led blu e tra questi c'è anche il Sars-Cov 2. E' questa la conclusione a cui si è giunti attraverso i test in vitro realizzati nel laboratorio di Microbiologia e Virologia dell'Università di Siena, in collaborazione con Emoled.  Quello che, in sostanza, è emerso, è che una certa lunghezza d'onda della luce led blu ha effetto virucida, cioè è in grado di abbattere la quantità virale nel materiale esposto. Si tratta, in pratica, di una nuova soluzione per la sterilizzazione di superfici
e oggetti, alternativa all'utilizzo dei raggi Uv.

"Abbiamo utilizzato la luce led blu - ha detto Maria Grazia Cusi, professore ordinario di Microbiologia e microbiologia clinica dell'Università di Siena - a diverse densità di potenza, con tempi diversi, contro alcuni virus respiratori come il virus respiratorio sinciziale e l'adenovirus, in modo da stabilire i parametri necessari per verificare l'attività virucida di questa luce. Dopo avere constatato che la densità di potenza di 120 mw/cm2 per 30 minuti rappresentava la situazione migliore per svolgere un'attività virucida, abbiamo deciso di verificare anche l'effetto di questa luce sul Sars-Cov-2". "Abbiamo utilizzato la stessa
lunghezza d'onda per 15 e 30 minuti - ha aggointo la professoressa Cusi - su una concentrazione elevata di virus, e dopo l'esposizione alla luce led blu, ilmateriale è stato raccolto e sottoposto a titolazione virale, ossia, è stata calcolata la quantità di virus vivo presente dopo il trattamento con questa luce. Quello che si è visto è che c'è stato un totale abbattimento della quantità virale nel materiale trattato, sia a 30 che a 15 minuti".