Cronaca

Dichiara un'inezia ma possiede un impero

Maxi sequestro da sei milioni di euro a un imprenditore del senese finito nel mirino della finanza. Al fisco dichiarava 30mila euro all'anno

Un impero messo su in dieci anni, tra 2004 e 2015, intestando beni e quote societarie ai familiari e anche alla madre settantenne. E' così che, per un imprenditore di origine calabrese ma da anni attivo nel senese, è scattato il maxi sequestro da sei milioni e seicentomila euro. Ricchezze che possedeva nonostante dichiarasse appena trentamila euro all'anno. 

Una condotta che ha fatto scattare, si legge in una nota dei finanzieri, le misure cautelari analoghe a quelle che si applicano ai soggetti "indiziati di appartenere a organizzazioni criminali di stampo mafioso" anche se, nel caso specifico, l'imprenditore non risulta legato a questi ambienti. 

I finanzieri, che hanno ricostruito la gestione delle società intestate all'uomo e da lui gestite in alcuni casi fino al fallimento, hanno anche individuato la "perimetrazione temporale" dei reati, cioè la corrispondenza temporale tra il comportamento delittuoso e l'acquisizione delle ricchezze. 

Tra i beni sequestrati ci sono 38 immobili, quote di partecipazione a istituti di credito cooperativo, 9 aziende attive nei trasporti, nella coltivazione dei cereali e nella produzione di energia da biomasse, 7 automibili, 4 moto di grossa cilindrata, un autocarro, 3 semirimorchi.