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In Toscana nuovo caso di vaiolo delle scimmie

Il primo paziente toscano con l'infezione era stato individuato nel Maggio scorso. Adesso eccone un secondo, ancora dopo una vacanza all'estero

E' rientrato da un viaggio all'estero. Poi i sintomi che lo hanno spinto a rivolgersi al pronto soccorso del policlinico Le Scotte di Siena. E lì la diagnosi: vaiolo delle scimmie. In Toscana il primo caso era stato individuato nel Maggio scorso ad Arezzo. Anche in quel frangente si trattava di persona rientrata dall'estero.

Nel caso del paziente rilevato a Siena, fa sapere l'azienda ospedaliero-universitaria, questi presentava delle lesioni cutanee sospette. Così il personale del pronto soccorso, dopo essersi consultato con l’infettivologo, ha eseguito ulteriori approfondimenti diagnostici, eseguiti dal laboratorio di microbiologia e virologia diretto dalla professoressa Maria Grazia Cusi. 

Le analisi hanno dato esito positivo per il vaiolo delle scimmie. Il paziente è adesso ricoverato in isolamento nel reparto di Malattie Infettive e Tropicali, diretto dal professor Mario Tumbarello e, a pochi giorni dal ricovero, è in condizioni stabili.

I professionisti che lo hanno preso in cura hanno usato tutte le attenzioni e le precauzioni volte a prevenire il contagio, attive sempre in ospedale come misure anti-Covid. E' stato allertato anche il Dipartimento di prevenzione dell’Azienda Usl Toscana sudest.

Come spiegato dal direttore sanitario dell'Aou Senese, Francesca De Marco, febbre alta, mal di testa, dolori muscolari, mal di schiena, stanchezza e ingrossamento dei linfonodi sono i primi sintomi iniziali della patologia a cui si uniscono lesioni cutanee e vascicole. 

La trasmissione tra esseri umani avviene attraverso il contatto stretto con fluidi e materiale infetto proveniente dalle lesioni cutanee di una persona infetta, oppure attraverso droplets - le goccioline di saliva che vengono emesse parlando - in caso di contatto prolungato faccia a faccia. Inoltre il virus può essere trasmesso per contatto diretto con i fluidi corporei di una persona infetta. 

Così come avviene con il Covid-19, è necessario prestate attenzione agli oggetti contaminati, ad esempio indumenti, lenzuola o asciugamani, oltre che ovviamente a eventuali colpi di tosse e starnuti.