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​Sesso giù e pochi bebè ai tempi del Covid

Al Festival della Salute l’analisi su cosa cambia nella sfera affettiva e nella coppia

Il Covid è un nemico a 360 gradi. Colpisce anche la sfera dell’affettività e getta acqua sul “fuoco” del desiderio. Se nel lungo lockdown di marzo c’era chi ipotizzava un baby-boom, dal Festival della Salute di Siena, Roberta Rossi presidente nazionale della Federazione nazionale di Sessuologia, ribalta le previsioni. 

L’amore ai tempi del Covid ha perso entusiasmo. Non credo ci sarà il baby-boom come molti avevano previsto con l’obbligo di stare in casa per il lockdown. Quando non siamo tranquilli ne risente anche la sfera sessuale, nella situazione specifica poi, con lo stato d'animo turbato dall'incertezza, in pochi se la sentono di mettere al mondo un figlio. Forse l'aumento delle nascite ci sarà quando si tornerà alla normalità dopo aver sconfitto il virus”.

Non c’è solo questo gap, il Covid mette a dura prova anche la convivenza sotto lo stesso tetto e la tenuta della coppia. “Se per alcune coppie è stata la riscoperta dello stare insieme, ha rinforzato l'intimità e la vicinanza, per molti altri è invece risultata difficile – spiega Rossi-. Abituati a condividere solo poche ore al giorno, si sono ritrovati a passare insieme l'intera giornata, a dividersi gli spazi di casa, spesso anche con i figli e con tutte le problematiche del caso". 

Insomma, per la sessuologa "la difficoltà della convivenza forzata, la mancanza di rapporti sociali e le preoccupazioni hanno acuito situazioni di tensione e la scintilla del desiderio s'è spenta”.