Attualità

​Spada di Damocle del virus sul lavoro in Toscana

Allarme di Cgil, Cisl e Uil sulle richieste di ammortizzatori sociali già partite dopo lo stop all'economia toscana causato dal coronavirus

Roberta Vecchiarino, Paola Galgani, Roberto Pistonina

Il coronavirus incombe come una spada di Damocle su migliaia di posti di lavoro in Toscana secondo i sindacati Cgil, Cisl e Uil di Firenze e il turismo è solo il primo anello della catena ad aver sofferto le ripercussioni immediate dello stop imposto all'economia. Solo a Firenze, spiegano i sindacati, quindici alberghi hanno chiesto la procedura di attivazione di ammortizzatori sociali, per circa mille addetti coinvolti. Il manifatturiero, poi, vede già 77 richieste di ammortizzatori sociali per un totale di 2.550 lavoratori coinvolti.

Ora i sindacati, per voce dei segretari generali Paola Galgani (Cgil Firenze), Roberto Pistonina (Cisl Firenze-Prato) e Paola Vecchiarino (Uil area fiorentina) hanno chiesto di istituire una cabina di regia comune a livello metropolitano per gestire le ricadute negative del coronavirus.